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La capolista se ne va: il Lavorate Calcio batte 2-1 il Club Gioventù Tramonti e si aggiudica lo scontro diretto

Un Lavorate Calcio semplicemente implacabile. In un Viscardi gremito fino all’orlo e teatro di una sfida dall’alto tasso di agonismo, la capolista del girone G ha battuto 2-1 il Club Gioventù Tramonti, sua diretta inseguitrice, in un match che assume tutti i connotati di una finale scudetto. Decisivo, ma non fa più notizia, Mario Martino, autore di una doppietta di pregevole fattura ed incommensurabile importanza, che indirizza la contesa e, forse, un’intera stagione. In palio c’era tanto: non solo il primato, ma anche lo scettro di miglior squadra del campionato di Seconda Categoria girone G. Prima contro seconda, Martino contro Buonocore (capocannoniere e vicecapocannoniere del torneo), la capolista contro la squadra più in forma del momento. Aspettative alte, pubblico delle grandi occasioni con buona rappresentanza ospite, partita senza esclusioni di colpi: la pioggia a rendere lo scenario più epico, l’impianto del Viscardi come teatro di battaglia in cui tutti gli effettivi in campo hanno dato l’anima, proprio come dei gladiatori nell’arena senza elmetto ed armatura ma con indosso una maglia che sentono propria come una seconda pelle. Il rettangolo verde, poi, ha emesso la sentenza: questo Lavorate Calcio è ingiocabile. Un successo che spiana la strada della promozione alla società neroverde, che consolida il primato e si lancia in fuga: dovrà, però, restare sul pezzo per ottenere l’aritmetica certezza. Manca una sola lira per fare un milione.  


Cronaca – “E terra e polvere che tira vento, e poi magari piove”. Recitava così una canzone meravigliosa del cantautore Francesco De Gregori, La leva calcistica del ’68, poesia in note musicali dedicata al calcio. Il campo del Viscardi, un mix di fango, terreno ed erbetta, è spot perfetto del (meraviglioso) calcio locale, quello fatto di sacrifici e passione. Rotola, seppur a fatica, la sfera sul manto erboso ed è sin da subito chiaro quello che sarebbe stato il copione della sfida. Di fatti, bastano 30 secondi alla capolista per spaventare gli ospiti: Cappuccio serve in area Aufiero che controlla di petto, si gira e serve Siano che dal limite impegna Sorrentino, bravo a bloccare in due tempi. Nemmeno due giri di lancette completi e i padroni di casa creano un’altra potenziale occasione per dare una sterzata al match: lancio di capitan Montuoro per Sedia che stoppa in area di rigore ma mastica la conclusione. Dopo una partenza vivace la gara vive una lunga fase di studio. Al 17’ primo squillo del Club Gioventù Tramonti con Criscuoli, che direttamente da un piazzato laterale sporca i guantoni di Marchesano. È l’unica azione degna di nota dei tramontini nella prima frazione di gioco: d’ora in poi sarà un monologo della compagine del presidente Domenico Crescenzo. Campo pesante, dicevamo, con tanti duelli a centrocampo: nessuno dei 22 ha la benché minima intenzione di concedere un centimetro agli avversari ed il fischietto arbitrale ha il suo bel da farsi. Al 24’ Martino si invola verso la porta di Sorrentino ma viene fermato (con colpevole ritardo) dal fischio del direttore di gara che ferma tutto per offside. Sei minuti più tardi ed il capocannoniere del girone G prova a caricarsi la squadra sulle spalle: ingabbiato da quattro avversari riesce comunque a difendere la sfera ed a trovare uno spiraglio per la conclusione che chiama Sorrentino alla deviazione in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Esposito disegna una traiettoria illuminante per Di Sarno che è bravissimo a staccare con i tempi giusti ma pecca di precisione spedendo a lato il colpo di testa. Non c’è respiro per il Club Gioventù Tramonti, messo alle corde dalla valanga neroverde che spinge sull’acceleratore per stappare il match: al 33’ Di Sarno recupera l’ennesimo pallone della sua gara, affida la sfera a Martino che inventa una giocata pazzesca verso Aufiero che si presenta a tu per tu con l’estremo difensore ospite, apre il piatto destro e deposita in rete. Tutto vano, però: ancora una volta il direttore di gara ha ravvisato una posizione irregolare, tra le proteste di tutto il pubblico di fede neroverde. Un fuorigioco inesistente che strozza in gola l’urlo di gioia dei padroni di casa. Trascorrono centottanta secondi ed un altro episodio al limite si verifica in area tramontina: Martino calcia verso la porta avversaria ma viene travolto da un intervento al limite del consentito. Secondo l’uomo in divisa nera, però, non ci sono gli estremi per assegnare un calcio di rigore. Allo scadere del primo tempo il secondo goal annullato ai ragazzi della coppia Mancuso-Dolgetta: Siano crossa dalla destra, spizzata di Aufiero per Martino che ribadisce in rete ma viene pescato in posizione sospetta. Nulla da fare, si va negli spogliatoi sul parziale ancora inchiodato sullo 0-0 iniziale: tante le occasioni da rete create dai padroni di casa, che ai punti meriterebbero il vantaggio. Nella ripresa lo spartito del match non muta: c’è una sola squadra in campo ed è la prima della classe del girone G. Nemmeno sessanta secondi e Di Sarno flirta con la rete del vantaggio. Corner dalla sinistra di Esposito, autentico fattore sui calci piazzati, su cui si avventa il roccioso difensore neroverde che incrocia di testa sul secondo palo ma trova il salvataggio sulla linea di Napoli a negargli la prima gioia in campionato. Ennesima palla-goal per dare una sterzata al match: Tramonti sempre in affanno sulle scorribande dei ragazzi del Lavorate ed incapace di organizzare una trama offensiva. Al 53’, però, crolla finalmente il muro: direttamente da un rinvio dal fondo Marchesano trova Aufiero che spizza la sfera per Sedia, il quale è abilissimo a sgusciare via sull’out di sinistra ed a pennellare un cioccolatino per Martino che di testa non perdona, depositando in rete la palla dell’1 a 0. Equilibrio spezzato, Lavorate Calcio in vantaggio con il suo bomber: un’azione corale che premia gli sforzi profusi dall’undici neroverde. Ci si aspettava una reazione degli ospiti ma in realtà sono i padroni di casa, al 64’, a creare una colossale palla goal per portarsi sul doppio vantaggio: un ispiratissimo Sedia inventa un corridoio per Aufiero che con un delizioso colpo di tacco si libera del suo diretto marcatore e di mancino prova a chiudere sul primo palo ma Sorrentino è bravissimo nel deviare in corner. Salvataggio miracoloso del numero 1 tramontino, che nega la rete al centravanti classe 1997. Scampato pericolo, il Club Tramonti prova a mettere il naso oltre la propria metà campo ed ecco concretizzarsi la più crudele delle leggi non scritte del calcio: “Goal sbagliato goal subito”. Alla prima offensiva della ripresa, la seconda in totale, gli ospiti trovano infatti la rete del pareggio. Lanzetta contrasta con vigoria Bellogrado in area di rigore, il quale riesce comunque a calciare verso lo specchio difeso da Marchesano: per il direttore di gara non ci sono dubbi, si tratta della massima punizione. Tante e veementi le proteste degli effettivi in campo: episodio controverso e molto simile a quello capitato a Martino nella prima frazione di gioco. Dagli undici metri Buonocore spiazza Marchesano. 1-1: anzi, no! Il fischietto di Salerno ha ravvisato un ingresso irregolare dei ragazzi di Tramonti: l’esecuzione dovrà ripetersi. Ancora Buonocore contro Marchesano: stesso angolo e stesso esito. 1-1, questa volta tutto legale. Dal possibile 2-0 all’improvviso pareggio: un gancio destro che avrebbe potuto stendere chiunque, non i ragazzi del Lavorate, che senza colpo ferire continuano imperterriti a macinare gioco lanciando il cuore ben oltre l’ostacolo. Al 70’ ci prova Cascata con una conclusione dalla lunga distanza che termina di poco lontana dall’incrocio. Centottanta secondi più tardi ed un tiro cross di Aufiero trova Sedia pronto alla zampata vincente ma la sfera si spegne sul fondo. All’85’ capitan Esposito viene messo a terra al limite dell’area di rigore: sul punto di battuta lo stesso Esposito disegna una traiettoria che viene deviata di un nonnulla e sibila il montante destro della porta difesa da un immobile Sorrentino. Nulla da fare, nonostante la mole di gioco creata il Lavorate Calcio non riesce a sferrare la stoccata vincente: ormai tutto lascia presagire ad un pareggio che sorride per di più agli ospiti. Nell’ultimo minuto di gioco, un pasticcio difensivo tra Sorrentino e Napoli spalanca la porta a Martino che però non trova lo spazio giusto per calciare a rete, chiuso in extremis dalla retroguardia tramontina che si rifugia in corner. Dal calcio d’angolo susseguente parte il solito Esposito: palla tagliata, respinta dal pacchetto arretrato ed indirizzata al limite dell’area di rigore. Lì c’è appostato Mario Martino, non uno qualunque: palla a spiovere, fiato sospeso, coordinazione, esecuzione. Un mancino al volo che disegna una traiettoria magica che si deposita alle spalle di un Sorrentino incredulo. Un arcobaleno di rara bellezza che illumina il cielo di Sarno. Una prodezza da giocatore di categoria superiore che fa esplodere di gioia il Viscardi, palesemente in visibilio, testimone di una rete che rappresenta un trionfo di estetica ed efficacia: un goal che potenzialmente può valere un sogno. Al primo dei 5 minuti di recupero concessi, la capolista si trova in vantaggio per 2-1: adesso tocca stringere i denti. Resilienza è la parola d’ordine: qualità che il Lavorate calcio ha già dimostrato di possedere. Il Tramonti prova a riversarsi in attacco e ad occupare l’area di rigore neroverde ma il muro dei padroni di casa regge l’urto senza fare breccia. La tensione sale, diverse espulsioni da ambo i lati: i padroni di casa chiudono addirittura in 9 uomini. Al triplice fischio finale, giunto dopo interminabili minuti di recupero, è tripudio sui gradoni. Il coro è lo stesso, già sentito in ogni stadio d’Italia, ma sembra avere un sapore diverso: la capolista se ne va, stavolta per davvero. Sarno si conferma territorio ostile e non terra di conquista del Gioventù Tramonti. Scappa il Lavorate Calcio che si porta a +6 dai verdeblù: il percorso è tracciato ma bisogna restare uniti e concentrati. Domenica, in trasferta contro il Guido Cuore Di Rocca, è in programma un altro step dei tre restanti per ottenere la lode. Guai a rilassarsi.

TABELLINO

ASD Lavorate Calcio - Club Gioventù Tramonti 2-1


LAVORATE: Marchesano G., Cappuccio, Montuoro (Cascata), Sabatino, Di Sarno, Lanzetta, Esposito, Siano (Squillante), Sedia (Ricci), Martino (Milone), Aufiero (Mandola).

A disp.: Adiletta, Nunziata, De Blasio, Marchesano P., Simonetti. All: Mancuso-Dolgetta

TRAMONTI: Sorrentino, Amato Dav., Gambardella (Giordano G.), Giordano Vito (Russo A.), Napoli, Apicella M. (Romano), Bellogrado, Reale, Schiavo (War), Buonocore L., Criscuoli (Santelia).

A disp.: Apicella G., Amato A., Buonocore V., Francese All.: Coccorullo


Marcatori: 53' e 91' Martino (L), 70' Buonocore (G) Arbitro: Annunziata di Salerno

Ammoniti: Sabatino, Siano, Martino; Schiavo, Reale, Napoli

Espulsi: Mister Mancuso, Di Sarno, Lanzetta (L); Buonocore (G)




Credits foto: Raffaele Izzo, responsabile ufficio stampa Asd Lavorate Calcio

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