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Sarno si tinge di gialloverde: il Lavorate si aggiudica il derby battendo 3-1 l'Angels Episcopio

Quattro reti, un goal fantasma, tre legni: il derby sarnese tra Angels Episcopio e Lavorate Calcio non ha disatteso le aspettative della vigilia. Vincono gli uomini della coppia Dolgetta Mancuso che consolidano il primato e rispediscono a distanza di sicurezza (-3) il Club Gioventù Tramonti. Una stracittadina divertente, ricca di emozioni e colpi di scena. I neroverdi di Lavorate dominano sin dal primo minuto, creando occasioni su occasioni, e mettono fine all’imbattibilità casalinga dell’Angels. Padroni di casa troppo remissivi, complice anche l’infortunio accorso nella metà del primo tempo a Francesco La Rocca (tra i migliori di questo scorcio di stagione) e che si affidano alle giocate di Domenico Esposito, protagonista del match con una rete da centravanti consumato (lui che nasce difensore centrale) e dell'episodio del "goal fantasma" che ha generato tantissime polemiche.


Cronaca – Mister Molisse conferma in toto l’undici che ha battuto l’Intercampania nel turno precedente; per contro, il Lavorate Calcio si presenta con Cappuccio e Vertolomo al posto degli indisponibili Montuoro e Cascata. Rotola la sfera sul sintetico del Felice Squitieri ed il canovaccio del match è già chiaro: la capolista parte subito con il piede sull'acceleratore per mandare un segnale ai cugini ed all’intero girone G. Trascorrono solo centoventi secondi e Siano scalda i guanti di Pappacena con una conclusione volante deviata in corner. Al 10’ sono ancora i neroverdi guidati dal solo Dolgetta (Mancuso squalificato) a provarci: calcio piazzato dalla sinistra di capitan Esposito che pesca sul secondo palo Sedia che, tutto solo, fallisce l’appuntamento con la rete del vantaggio. Al 22’ è ancora la capolista a sciupare una colossale occasione da goal: Martino si invola verso la porta difesa da Pappacena e preferisce calciare anziché servire Sedia completamente libero sul secondo palo. Il tiro del capocannoniere del torneo si stampa sul legno e ritorna sui suoi piedi ma la seconda conclusione viene ribattuta in corner. Dal calcio d’angolo è Sabatino a fare le prove generali con la rete ma il suo tentativo viene salvato sulla linea da un intervento in extremis di Egidio. Il Lavorate Calcio sciupa troppo e l’Episcopio, in netta sofferenza, prova ad alzare il baricentro: Di Leva prova ad alleggerire la pressione con una bella conclusione dalla distanza che manda un segnale ai suoi. Segnale non recepito, però, dai ragazzi di mister Molisse che non apportano nessun pericolo dalle parti di Marchesano, totalmente inoperoso nei primi 45’. Al 39’ ennesima potenziale palla goal degli ospiti, quest’oggi in maglia gialloverde: Aufiero lascia partire un bolide dalla distanza, respinto corto da Pappacena ma sul tap-in Sedia è in ritardo. È l’ultima occasione della prima frazione di gioco che ha visto una sola squadra in campo, fermata solo dal legno e dall’imprecisione del suo reparto offensivo. Nella ripresa il copione non cambia: Episcopio sornione e circospetto, Lavorate più propositivo e volenteroso di sbloccare la contesa. All’alba del primo tempo è Sedia a far sobbalzare i supporters neroverdi con un colpo di testa da pochi passi dalla linea di porta che centra in pieno l’estremo difensore locale. Al 49’ proteste degli ospiti per un intervento al limite dell'area su Martino non ravvisato dal direttore di gara: sullo sviluppo dell’azione capitan Esposito prova a togliere le ragnatele ma la sfera si spegne sul fondo. Al 51’ è Mancusi, entrato ad inizio secondo tempo per sostituire l'infortunato Vertolomo, a provare la conclusione che si spegne sul fondo. Nel momento di massimo sforzo dei gialloverdi arriva l’episodio che stappa il match: gli angeli di Episcopio, alla prima vera sortita offensiva, trovano la rete del vantaggio con Domenico Esposito, abile nel ribadire in rete una smanacciata corta di Marchesano in seguito ad un corner battuto dalla sinistra. 1-0 Angels Episcopio, con la rete numero 9 in campionato del suo numero 9, autentico trascinatore. Minimo sforzo, massima resa. Nonostante la mole di gioca creata, la compagine del presidente Domenico Crescenzo si ritrova in svantaggio secondo la più classica delle leggi non scritte del calcio: "goal sbagliato goal subito". La capolista però non si abbatte e continua a macinare occasioni da rete. Trascorrono soli centoventi secondi e Sedia, a tu per tu con Pappacena, si divora la rete del pareggio facendosi ipnotizzare dal numero 1 biancoverde che devia in corner. Dalla bandierina Esposito trova Sabatino che tutto solo sul vertice opposto incorna bene: la sfera, però, colpisce il palo e termina in rimessa dal fondo. Ancora un legno a dire no al Lavorate Calcio: la porta sembra stregata, comincia ad aleggiare del pessimismo. Fantasmi scacciati, però, dopo soli tre minuti. Ancora da una palla inattiva ed ancora Sabatino protagonista: il centrale difensivo al terzo tentativo fa centro. La rete si gonfia ed è 1 a 1: ristabilita la parità iniziale. Un pareggio che ad onor del vero dura solo quattro minuti: al 55’, infatti, arriva anche il raddoppio: Giannantonio Esposito pennella dal limite dell’area di rigore una conclusione chirurgica che termina la sua parabola alle spalle del portiere dell’Angels Episcopio. 2 a 1 per la capolista che mette la freccia ed effettua il sorpasso i danni dei cugini, che subiscono il colpo e restano anche in dieci in virtù dell’espulsione comminata a Nello Molisse, reo di aver protestato con troppa foga nei confronti del fischietto D’Apuzzo di Castellammare. Prova ad aumentare il pressing l'Episcopio, che al 57' protestano per un goal fantasma non convalidato ad Esposito: il classe ’92 porta palla sull’out di destra e lascia partire una conclusione terrificante che colpisce sia la mano di Marchesano che il palo interno prima di terminare sull’altro palo ed essere risputata fuori. Un episodio davvero al limite e sul quale ci sono tantissimi dubbi, oggettivamente difficile per il direttore di gara stabilire se la sfera avesse o meno varcato del tutto la riga di porta, nonostante la rete sembra essersi mossa dalla nostra postazione. La scelta di lasciar proseguire non va giù ai biancoverdi del presidente Alfonso Molisse che inveiscono a muso duro: a farne le spese Adiletta, che già ammonito viene spedito anzitempo sotto la doccia. Piove sul bagnato in casa Episcopio, sotto di due uomini e di una rete: solo Esposito, ultimo ad arrendersi, prova a suonare la carica ma la doppia inferiorità è una montagna troppo alta da scalare. Il Lavorate calcio, che già aveva gestito il pallino del match per tutta la disputa, gioca sul velluto ed al 78’ cala il tris con Martino, che tramuta in rete una respinta di Pappacena su una conclusione velenosa e violenta di Lanzetta. Ventunesimo goal stagionale per il numero 11, sempre più re dei bomber del girone G. La terza rete è il gancio al volto dell’Episcopio che va definitivamente al tappeto. Al triplice fischio, vincitori e vinti si stringono la mano: dopo la battaglia, il giusto fair play tra le due compagini che non smetteremo mai di sottolineare. Un successo meritato per i ragazzi del Lavorate, che continuano la loro marcia verso l’obiettivo prefissato conquistando il quarto derby consecutivo. Vetta in solitaria riagguantata ma, nonostante l'estasi di gioia, la mente vola già al prossimo turno: sale, infatti, l'adrenalina per la sfida di sabato 16 marzo, giorno in cui è in programma il match che assume i connotati di una finale secca contro il Club Gioventù Tramonti, crocevia fondamentale per la lotta al titolo. C'è tempo, però, per preparare al meglio lo scontro diretto. Episcopio che resta a quota 35 punti, a -8 dai concittadini di Lavorate, in piena zona play-off: nella prossima giornata (contro il Cetara in trasferta) mister Molisse dovrà fare i conti con diverse assenze tra squalifiche ed infortuni. Il cammino dei biancoverdi, però, resta più che positivo: ripartire più forti di prima.





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